mercoledì 2 ottobre 2019

Un patto con il Diavolo

«Ma si può? Non è leggenda di paesi pagani che l’uomo possa fare contratti col demonio o con spiriti infernali?», chiede stupefatto Giovanni. «Si può. Non come è narrato nelle leggende pagane. Non con monete e contratti materiali. Ma con l’adesione al Male, ma con la scelta, con la donazione di sé al Male pur di avere un’ora di trionfo purchessia. In verità vi dico che coloro che si vendono al Maledetto, pur di riuscire a un loro scopo, sono più numerosi di quanto non si creda» . «E riescono? Hanno proprio ciò che chiedono?», interroga Andrea. «Non sempre e non tutto. Ma qualcosa hanno». «E come si può? Tanto potente è il demonio da poter simulare Iddio?». «Tanto... e niente, se l’uomo fosse santo. Ma è che molte volte l’uomo è di suo un demonio. Noi combattiamo le possessioni evidenti, rumorose, vistose. Di esse tutti se ne accorgono... Sono... poco comode a famigliari e cittadini, e sono soprattutto con forme materiali. L’uomo è sempre colpito da ciò che è pesante, che urta i suoi sensi. Ciò che è immateriale e percepibile soltanto con l’immateriale ‑ ragione e spirito ‑ non lo avverte e, se pur lo avverte, non se ne cura, specie se a lui non nuoce. Queste possessioni occulte sfuggono dunque al nostro potere di esorcizzatori! E sono le più dannose, perché lavorano nella parte più eletta, con la parte più eletta e verso altre parti elette: da ragione a ragione, da spirito a spirito. Sono come miasmi corruttori, impalpabili, inavvertibili, sino a che la febbre della malattia non avverte chi ne è colpito di essere colpito». 6 «E Satana aiuta? Proprio? Perché? E perché Dio lo lascia fare? E lo lascerà sempre fare? Anche dopo che Tu regnerai?». Tutti chiedono. «Satana aiuta per finire di asservire. Dio lo lascia fare, perché da questa lotta fra l’Alto e il Basso, il Bene a il Male, emerge il valore della creatura. Il valore e il volere. Lo lascerà sempre fare. Anche dopo che Io sarò assunto. Però allora Satana avrà contro un nemico ben grande e l’uomo avrà un’amica ben potente». «Chi? Chi?». «La Grazia». (...) Poi Giuda di Keriot crolla il capo, come a conclusione di un suo interno ragionamento, e riaffondando la zappa nel suolo chiede: «E chi si dà così al demonio, che diviene?». «Un demonio». Evangelo, Valtorta

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